Concessioni balneari: gare obbligatorie entro 2027

Il Cdm del 4 settembre tra gli altri ha approvato nel Decreto Infrazioni il testo di un provvedimento urgente per rispondere alla infrazione dell'UE nei confronti dell'Italia, relativamente alle concessione balneari.

Anticipazioni circa il contenuto del regolamento erano circolate negli scorsi giorni, ma vediamo dal comunicato stampa del Governo i principali aspetti della bozza.

Prima si ricorda che il confronto con Bruxelles è stato lungo e complesso ed ha seguito le pronunce del Consiglio di Stato e della Corte di Giustizia UE sul tema concessioni. 

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Concessioni balneari: gare obbligatorie entro il 2027

Il Governo ha specificato che con particolare riferimento alla procedura di infrazione sulle concessioni balneari, la collaborazione tra Roma e Bruxelles ha consentito di trovare un punto di equilibrio tra la necessità di aprire il mercato delle concessioni e l’opportunità di tutelare le legittime aspettative degli attuali concessionari, permettendo di concludere un’annosa e complessa questione di particolare rilievo per la nostra Nazione.

I punti principali della riforma delle concessioni balneari sono:

  • l’estensione della validità delle attuali concessioni fino al settembre 2027, 
  • l’obbligo di avviare le gare entro il giugno 2027,
  • la durata delle nuove concessioni da un minimo di 5 a un massimo di 20 anni, al fine di garantire al concessionario di ammortizzare gli investimenti effettuati, l’assunzione di lavoratori impiegati nella precedente concessione, che ricevevano da tale attività la prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare,
  • l’indennizzo per il concessionario uscente a carico del concessionario subentrante e pari al valore dei beni ammortizzabili e non ancora ammortizzati e all’equa remunerazione degli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni. 

Tra i criteri di valutazione delle offerte, sarà considerato anche l’essere stato titolare, nei cinque anni precedenti, di una concessione balneare quale prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare.