Affitti brevi: in arrivo dall’UE regole uguali per tutti
La Commissione europea ha presentato in data 7 novembre 2022 una proposta legislativa per regolare le attività di affitto breve nell’Unione europea.
Dalla proposta legislativa UE si apprende che, ogni locatore avrà un proprio numero di registrazione, riconosciuto a livello europeo.
Inoltre, come specificato dal comunicato ANSA con dettagli sulla proposta di legge UE, (si attende un testo ufficiale), tra le novità spicca il fatto che le piattaforme online di affitto breve dovranno condividere con cadenza mensile con le autorità pubbliche i dati su:
- numero di notti affittate
- numero di ospiti.
Si punta ad uniformare la raccolta e la condivisione dei dati sugli affitti a breve termine da parte delle piattaforme online e dei proprietari.
Inoltre, tra gli obiettivi ci sia anche quello di usare i dati in forma aggregata, a livello statistico.
La Commissione europea ha specificato tramite un Funzionario che vi è l'intento: "…regolare solo la parte sulla raccolta e la condivisione dei dati in questo regolamento non c'è nessuna norma sull'accesso a questi servizi, che è e resta di competenza nazionale".
Viene anche specificato che il sistema di invio e scambio dei dati a livello UE non si tradurrà "in costi-extra per consumatori e proprietari" ma avrà l'intento di creare un sistema semplice per ridurre la burocrazia.
Locazioni brevi: che cosa sono
Secondo l'articolo 4 del decreto legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, le locazioni brevi sono “i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo di durata non superiore a trenta giorni, ivi inclusi quelli che prevedono la prestazione dei servizi di fornitura di biancheria e di pulizia dei locali, stipulati da persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa”.
Le locazioni brevi devono pertanto avere ad oggetto esclusivamente immobili ad uso abitativo e quindi unità immobiliari appartenenti alle categorie catastali da A1 a A11 (esclusa A10 – uffici o studi privati) e le relative pertinenze (box, posti auto, cantine, soffitte, ecc.) nonché, in analogia con quanto previsto per la cedolare secca sugli affitti, singole stanze dell’abitazione.
Nelle locazioni brevi il contratto deve avere durata non superiore a trenta giorni. Tale termine deve essere considerato in relazione ad ogni singola pattuizione contrattuale.
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